Gli speciali colori sostenibili del cioccolato Callebaut

La serata è stata l’occasione per veder realizzate alcune preparazioni, come il cremino a tre strati utilizzando Finest Belgian Chocolate Gold, cioccolato bianco Velvet e cioccolato Ruby (RB1). Preparazione esemplare che i partecipanti hanno potuto seguire passo passo e nei dettagli e che ha ben rappresentato la grande versatilità e qualità dei prodotti Callebaut.

Azienda fondata nel 1911 a Wieze in Belgio da Octaaf Callebaut, dove tutt’oggi vi è il quartier generale e dove tutto il processo, dalla tostatura delle fave al cioccolato finito, viene svolto, consentendo ai prodotti Callebaut di mantenere la prestigiosa dicitura di Finest Belgian Chocolate anche dopo che nel 1996 si è fusa con il marchio Barry formando il Gruppo Barry-Callebaut.

Azienda che è cresciuta fin dalle origini instaurando un dialogo continuo con gli artigiani del settore, rispondendo alle loro esigenze ed arrivando a formulazioni quasi centenarie, apprezzate nel tempo, come la 811, la 823 e la w2, oltre alla copertura al latte 845 che ha visto la luce nel lontano 1935.

Un’azienda che pone tra i suoi obiettivi primari la costanza della qualità del prodotto ma che non rinuncia all’innovazione, come dimostra Ruby (RB1) la prima, vera novità nel mondo del cioccolato degli ultimi 80 anni, da quando cioè è stato inventato il cioccolato bianco.

Ruby è la quarta tipologia di cioccolato, frutto di una selezione accuratissima di fave contenenti i precursori di cacao Ruby, indipendenti dall’origine e dalla genetica. Questi precursori vengono salvaguardati grazie ad una meticolosa selezione delle fave e ad un processo di fermentazione in loco in grado di incidere in modo determinante sul colore e sulla qualità del cioccolato finale. Ne esce un cioccolato dal colore ‘ruby’ naturale, senza alcuna aggiunta di coloranti o aromatizzanti, ma con un aroma intensamente fruttato, fresco, con note acidule. Un cioccolato dal colore affascinante, che si presta a moltissimi abbinamenti originali, ma che teme gli ambienti basici e le alte temperature: uno splendido prodotto che merita, come tutte le creature eleganti, di essere maneggiato con sapienza, cura e amore.

Tutto quanto visto finora – l’attenzione ai bisogni ed il dialogo continuo con gli operatori, l’innovazione che ne asseconda il ‘mestiere’ ma che ha anche bisogno di qualità costante e affidabile – spiega bene le ragioni della partnership tra Callebaut e CAST Alimenti che dura da quando CAST ha affermato il proprio ruolo nella crescita professionale dei mestieri del gusto.

Vi è un’altra straordinaria sintonia tra Callebaut e CAST Alimenti e riguarda il progetto “Forever Chocolate” (Growing Great) per la sostenibilità del cioccolato, affinchè anche le generazioni future possano continuare a godere di un prodooto che tanto amiamo.

Il progetto vuole garantire un lavoro dignitoso a coloro che coltivano il cacao (si stima che circa 500.000 persone potranno uscire dallo stato di povertà con questo progetto) eliminando, al contempo, lo sfruttamento del lavoro minorile e riducendo le emissioni di carbonio con l’obiettivo di rendere, entro il 2025, tutti gli ingredienti del cioccolato sostenibili al 100%.

Callebaut chiama a raccolta gli artigiani che usano il cioccolato e li invita a pretendere di utilizzare cioccolato sostenibile: un cioccolato buono, perfetto da lavorare, che ha il sapore particolare del prodotto giusto e che rispetta il presente per garantire un buon futuro. Proprio come CAST Alimenti che fa della sostenibilità uno dei motivi conduttori della propria proposta formativa.


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